martedì 6 marzo 2018

Fuori di libri! E' arrivata Marlene


Le scuole di Bassano e dei dintorni hanno aderito ad un progetto diverso dalle solite proposte! I ragazzi di oggi hanno sempre lo sguardo basso sul cellulare acceso, che chattano con amici o che aggiornano i loro profili dei social, perché non fare in modo che lo sguardo basso sia puntato sulla pagina di un libro?

Il progetto “Fuori di libri” serve proprio a questo. Le classi prime del nostro istituto hanno deciso di leggere un libro di Zita Dazzi: “La valigia di Adou”, un libro ispirato ad una storia vera avvenuta nel maggio del 2015. Nel corso di quel mese apparve, nella prima pagina di molti giornali, una foto: c’era l’immagine, a raggi x, di un bambino all’interno di una valigia. Era diretto in Spagna e proveniente dalla Costa d’Avorio, si chiamava Adou, proprio come quello del libro, e aveva 8 anni; quest’immagine rimase impressa a lungo nella memoria di molte persone e la scrittrice Zita Dazzi ne ha fatto un libro.



I ragazzi delle classi lo hanno prenotato nella libreria Palazzo Roberti di Bassano  - con il 25% di sconto  -  e la libreria ha successivamente spedito i volumi nelle scuole con la bici Marlene.
Dopo aver completato la lettura i ragazzi dovranno rielaborare il testo facendo, ad esempio, un cartellone o altri progetti ideati da loro. Gli alunni di tutte le scuole che hanno aderito al progetto - in tutto ben 900 ragazzi! - il 4 maggio si riuniranno nella villa Angaran San Giuseppe.

Ed ora una breve sintesi del libro.
Risultati immagini per la valigia di adou
Oreste, un bambino di 10 anni geloso della sorellina che dovrà nascere a breve, e Adou, un bambino scappato dal suo paese dentro una valigia, si incontrano in un modo un po’ bizzarro. Il nonno di Oreste era andato a trovare il nipote e la sua famiglia, ma in treno aveva scambiato la sua valigia con un’altra uguale, solo che il contenuto era alquanto singolare: conteneva un bambino in lacrime che non sapeva parlare l’italiano e che era spaventato a morte di fronte alla presenza di Oreste e di suo nonno. Mentre l’anziano signore telefonava alla polizia per informarli dell’accaduto, Oreste procurava da mangiare e da bere al suo nuovo amico che si stava lentamente calmando. All’arrivo della polizia Oreste cominciò a fare i capricci, a piangere e a urlare, per evitare che i due poliziotti portassero lontano da lui Adou ma, nonostante tutto,
i suoi sforzi furono vani: Adou venne portato via.
E adesso? La madre di Adou verrà cercata o verrà lasciato tutto così? Oreste non può accettare questa situazione, scappa di casa e va dalla polizia per avere degli aggiornamenti sulla storia del suo nuovo amico, ma niente...i poliziotti chiamano suo nonno dopo aver ascoltato la sua storia, credevano infatti che fosse un pazzo. E dopo? Cosa accadrà? Riusciranno Oreste e Adou a ritrovarsi? E la zia, insieme alla mamma di Adou, sta bene?

Personalmente il libro mi ha colpito molto perché dimostra che i bambini comprendono il dolore e la solitudine degli altri meglio degli adulti o almeno cercano di alleviarlo; gli adulti, al contrario, si fanno indifferenti per non essere coinvolti nelle storie di persone sconosciute.
Adele De Paoli

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