giovedì 16 novembre 2017

La danza orientale

I pregiudizi intorno alla danza del ventre sono tantissimi e duri a morire.
In realtà questa danza ha una storia antichissima e una tradizione che si è evoluta nel tempo.
La danza orientale,in lingua originale raqs sharqi e belly dance in inglese, probabilmente veniva praticata dalle donne, come parte di antichi rituali di fertilità e di cerimonie religiose già dai tempi dell’antica Mesopotamia.
I primi contatti di questa danza con l’occidente risalgono alla campagna d’Egitto di Napoleone, i soldati che rimasero impressionati dai movimenti delle danzatrici inventarono il termine “danza del ventre”.

Tra le sue caratteristiche oltre ai movimenti contano molto gli accessori, come spade, veli e bastoni, l’ambientazione e naturalmente la musica.
Questa danza è consigliata soprattutto per i suoi benefici psico-fisici. A livello fisico si verifica un miglioramento della circolazione sanguigna, dei dolori della colonna vertebrale, sia a livello lombare che cervicale, e si allenano molto anche i muscoli dei piedi, dei polpacci e delle braccia. Mentre a livello psicologico aiuta a rilasciare tensioni, a combattere ansia, lievi stati di depressione e a riscoprire la propria femminilità.
Pensate la danza del ventre può far bruciare oltre 300 calorie all’ora!

Di recente inoltre essa è entrata ufficialmente a far parte delle discipline sportive della F.I.D.S., Federazione Italiana Danza Sportiva, con tutti gli stili ad essa connessi: danza orientale classica, folklore e show.
La danza orientale è un ottimo antistress e uno strumento per migliorare l’autostima della persona che la pratica, in quanto aumenta la consapevolezza di sé e delle proprie doti sia fisiche che mentali

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