Le classi prime, nel giorno 15, hanno partecipato ad una lezione di karate (difesa personale), una di hip-hop e hanno inoltre seguito una lezione di fisioterapia sulla corretta postura e su come gestire il nostro zaino sempre pesantissimo.
Le classi seconde, il giorno dopo, hanno invece svolto le seguenti attività: vovinam, hip hop e una lezione sull’alimentazione con una nutrizionista.
Le classi terze, infine, hanno partecipato alle seguenti lezioni: jiu jitsu, nordic walking e primo soccorso con la croce verde.
Le varie classi, prima dell’inizio delle attività, sono state divise in tre gruppi per alternarsi nelle varie lezioni.
Noi alunne della classe terza vi racconteremo la nostra giornata.
Abbiamo partecipato ad una lezione di jiu jitsu con due insegnanti, Marco e Fabio. Il jiu jitsu è un’arte marziale giapponese nella quale sono importanti la velocità, la tecnica e il rispetto. Gli atleti possono essere divisi in due categorie: difesa e attacco; il colore della cintura non cambia per anno ma per esperienza (i coloro sono bianco, blu, viola, marrone e nero). Gli istruttori sono stati davvero severi: chi sgarrava… giù a fare flessioni!
Il nordic walking è invece uno sport che consiste in una camminata con dei bastoncini, ma differente dal trekking. Gli istruttori si chiamavano Osvaldo, Donata e Tiziana, e ci hanno spiegato l’importanza di scegliere i bastoncini giusti, che devono avere l’altezza adeguata (per testarla basta mettere il bastoncino perpendicolare al terreno), devono sempre essere legati al polso attraverso il “guantino” e durante le camminate sull’asfalto le punte di metallo devono essere ricoperte da un piedino in gomma. L’abbigliamento è indifferente, l’importante è che sia comodo.
Il movimento di braccia, gambe e corpo è molto simile a quello della camminata veloce: il punto fondamentale consiste nel lasciare andare, nel vero senso della parola, il bastoncino quando lo si butta all’indietro.
L’ultima attività proposta era quella del primo soccorso. Il signor Giorgio Mascotto dell’associazione volontari ci ha fornito le informazioni essenziali: i numeri principali per le emergenze sono il 112, i carabinieri, il 113, la polizia di stato, il 115, i vigili del fuoco e il 118, emergenza sanitaria. Una volta chiamato uno di questi numeri bisogna fornire all’operatore il proprio nome, il proprio numero di telefono/cellulare e la posizione esatta in cui ci si trova. Inoltre bisogna riferire se il soggetto risponde o meno e il caso di codice: bianco, verde, giallo e rosso.
Se ci si trova in casa per il servizio bisogna velocizzare tutti i movimenti attraverso una catena umana: accendere le luci, aprire le porte, spostare tutti gli oggetti ingombranti e, se si ha un cane, chiuderlo momentaneamente in una stanza.
Inoltre abbiamo scoperto che nel bassanese sono presenti solo due ambulanze, con cinque medici, cinque autisti e cinque infermieri che si alternano tra loro, per cui è importante chiamarle solo in caso di reale necessità.
Giulia Baggio, Giulia Spigato
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