giovedì 8 marzo 2018

Incontro con Annamaria Fagarazzi

Il 10 febbraio di ogni anno l’Italia ricorda i massacri delle foibe, gli eccidi che colpirono le popolazioni di Dalmazia e Venezia Giulia avvenuti sia nel corso della Seconda Guerra Mondiale, sia immediatamente dopo il termine di quest’ultima.
In occasione di questa ricorrenza Martedì 20 febbraio nell’auditorium della scuola media di Rosà le classi terze hanno partecipato ad un incontro con Anna Maria Fagarazzi.

La signora Fagarazzi, come molte altre persone, ha avuto la sfortuna di vivere in prima persona, da bambina, il dramma della Seconda Guerra Mondiale e il massacro delle foibe. Nonostante ciò, e malgrado i suoi oltre 80 anni, è una donna coraggiosa, forte, determinata e con un’enorme voglia di raccontare la sua esperienza, in modo tale da contribuire a non far più accadere certi fatti.
Da molti anni ella si reca nelle scuole e racconta il suo vissuto con una passione unica e con parole vere, ancora piene di emozioni.

L’incontro è durato due ore circa ed è stato suddiviso in due parti: nella prima parte la signora Fagarazzi ci ha raccontato la storia dell’Istria e della Dalmazia, dal 600 a.C. fino alla fine della seconda Guerra Mondiale. Così facendo ci ha fatto capire che queste terre, nonostante le varie conquiste subite, sono sempre state territori italiani e nel cuore della signora Fagarazzi lo rimarranno per sempre.
Successivamente ci ha parlato della sua famiglia, e della sua vita. Ci ha raccontato di quanto i suoi amici e i suoi parenti siano stati trattati come animali, torturati e uccisi nelle foibe per il solo motivo di essere italiani, poichè in quel periodo esserlo era un peccato, un peccato mortale.
Inoltre ci ha raccontato del suo arrivo in Italia: è stata trasportata a bordo di treni con migliaia di persone, li hanno fatti alloggiare in baracche senza cibo nè acqua per settimane, lasciandoli portare dalle loro case solo una valigia con della biancheria.
Malgrado queste pessime situazioni e molti anni vissuti in condizioni precarie nei campi profughi, la sua famiglia, come molte altre , si è sempre organizzata affinchè Annamaria e i suoi molti fratelli potessero studiare, perchè erano convinti e lo sono tuttora che la cultura sia alla base di una persona.
La signora Fagarazzi ha insistito molto su questo concetto, in modo da stimolare la nostra curiosità nel sapere, perchè, in passato è stata proprio l’ignoranza dell’uomo che ha portato alle guerre e all’uccisione di tutte quelle persone innocenti.

Questo incontro è stato ulteriormente interessante perché abbiamo assistito ad una testimonianza “viva” che ci ha fatto emozionare e ci ha lasciato un compito: essere curiosi ed arricchire le nostre conoscenze, perché non si ha mai finito di imparare!
Giulia Bizzotto

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